21-08-2024

I geyser: quando l'energia diventa spettacolo

Geyser

Immaginate di essere nel 1900 a Rotorua, in Nuova Zelanda: una colonna d'acqua calda si eleva verso il cielo, il vapore si dissolve nell'aria, un boato sordo scuote il terreno. Possiamo immaginare sia accaduto tutto questo quando si alzò il più alto geyser mai registrato (460 metri).

Quello fu un evento straordinario ma, in forma ridotta, un fenomeno analogo si può osservare migliaia di volte l’anno in alcune zone della Terra diventate importanti mete turistiche. Il geyser mette in scena la forza della natura e, contemporaneamente, rappresenta una delle manifestazioni più potenti dell'energia geotermica.

Cosa sono esattamente i geyser? Questo fenomeno affascinante è il risultato di un processo complesso che avviene nel sottosuolo come ci rammenta il termine stesso "geyser", dall’ islandese “gjósa", che significa "eruttare". L'acqua piovana si infiltra nelle profondità della terra, raccogliendosi - insieme a quella già presente - in una camera sotterranea vicino a una fonte di calore di solito composta da magma e rocce incandescenti. Qui l'acqua si trasforma in vapore e cerca una via d'uscita. Quando la pressione supera un certo limite, il vapore e l'acqua calda vengono espulsi con violenza verso l'alto attraverso un condotto naturale che porta alla superficie. Si tratta di un fenomeno di natura vulcanica, quindi potenzialmente molto diffuso, ma la serie di condizioni necessarie perché avvenga (la presenza di una camera, la fonte di calore, la condotta), lo rendono una rarità. 

Un viaggio tra i giganti di vapore

Impossibile non partire dallo Yellowstone National Park, negli Stati Uniti. Qui, Old Faithful, il geyser più famoso al mondo, erutta con un intervallo di tempo matematico (è stata anche elaborata un’apposita equazione).  L'Islanda, terra di ghiaccio e fuoco, è un altro paradiso per gli amanti dei geyser. La parola "geyser" ha origine proprio qui, dal nome del Grande Geysir nella valle di Haukadalur, il primo ad essere descritto nella letteratura scientifica e il primo ad essere conosciuto dagli europei moderni. Sebbene il Grande Geysir sia oggi meno attivo, Strokkur, situato nella stessa area geotermica, è uno dei geyser più attivi al mondo, con eruzioni che raggiungono i 20 metri di altezza ogni pochi minuti. I geyser islandesi sono profondamente radicati nella cultura locale e le loro acque termali sono utilizzate da secoli per il riscaldamento delle case, la cottura del pane e persino per lavare i panni. Tuttora quasi tutte le case del paese sono riscaldate grazie alla geotermia.

Anche la Nuova Zelanda vanta una ricca collezione di geyser: nella zona vulcanica di Rotorua, Pohutu, il geyser più grande dell'isola del Nord, erutta regolarmente. La cultura Maori attribuisce grande importanza ai geyser, considerandoli luoghi sacri e di guarigione. La penisola della Kamchatka, in Russia, ospita la Valle dei Geyser, una delle più grandi concentrazioni di geyser al mondo scoperta solo nel 1951 ed esplorata completamente per la prima volta negli anni Settanta: un paesaggio lunare dominato da fumarole, pozze di fango bollente e geyser in eruzione. Unico problema? Ci si arriva solo in elicottero.

L'energia geotermica: un tesoro nascosto

I geyser, però, rappresentano anche una delle maggiori manifestazioni dell’energia geotermica, una fonte rinnovabile ed inesauribile che deriva dal sottosuolo e trova espressione anche in altri fenomeni che ben conosciamo, dai vulcani alle cosiddette fumarole. La fonte di tutte queste manifestazioni è la stessa: il calore naturale proveniente dall'interno della Terra, generato dal decadimento di elementi radioattivi e dal calore residuo dalla formazione del pianeta. Da diversi decenni esistono centrali geotermiche che impiegano il vapore acqueo proveniente dal sottosuolo, incanalandolo per azionare turbine e generare elettricità.

L’Italia da questo punto di vista vanta un primato: a Larderello (Pi), il 4 luglio 1904, il Principe Ginori Conti accese per la prima volta nella storia cinque lampadine grazie al vapore sprigionato dalla terra e al suo prototipo di dinamo capace di sfruttarlo.  Oggi, a 120 anni di distanza, l’Italia con i suoi 6 TWh di energia elettrica prodotta grazie alla geotermia è nella top ten mondiale. Numeri ancora ridotti per una risorsa potenzialmente molto più grande che a sua volta contribuisce alla transizione energetica in atto.

Scopri qui come funziona una centrale geotermica.